Ottimizzazione senza compromessi: come TEMA SpA ha guadagnato un giorno produttivo al mese con la A40 di Mycronic

Vista dall'alto dell'azienda TEMA SPA

Sede di Tema S.p.A.

Siamo stati a trovare il nostro cliente Tema S.p.A., realtà italiana attiva dal 1986 situata a Castelnuovo Rangone (MO) e specializzata in soluzioni elettroniche su misura. Durante la visita, il Responsabile di Produzione, Fabio Bononcini, ci ha accompagnato nel reparto SMT, raccontandoci come la nuova linea Mycronic A40 – installata da Cabiotec srl– abbia trasformato il flusso di lavoro quotidiano. Di seguito i punti più interessanti dell’intervista.


Per iniziare, abbiamo chiesto a F. Bononcini di presentarci Tema S.p.A. e di raccontarci quali sono i suoi punti di forza.

Tema progetta e realizza prodotti finiti, schede elettroniche, quadri elettrici e PC industriali per ogni tipo di applicazione. Come un sarto, creiamo soluzioni su misura. La nostra forza è la flessibilità: ci adattiamo a produzioni su piccoli e grandi volumi, sempre ottimizzando il risultato grazie al team dell’engineering attraverso tecniche DFM (Design for Manufacturing).”

Ci siamo poi concentrati sulla tecnologia. Quali motivazioni hanno portato alla scelta delle macchine Pick & Place di Mycronic?

Nel corso della mia esperienza nel reparto SMT, ho sempre notato un ritmo discontinuo nella giornata lavorativa, un’alternanza tra momenti concitati di setup e momenti di controllo passivo durante il montaggio. Mycronic ha permesso di bilanciare questi ritmi: ora, durante il montaggio, lo stesso operatore può preparare il setup successivo. Il risultato è un carico di lavoro giornaliero più stabile e continuo.”

Operatore SMT con Mycronic A40 in produzione presso Tema S.p.A., durante il montaggio, lo stesso operatore può preparare il setup successivo.

Un altro aspetto fondamentale riguarda l’integrazione nel flusso produttivo. In che modo il sistema Mycronic si è adattato alla realtà di Tema?

L’organizzazione del reparto è modellata su misura intorno al sistema Mycronic. Dal server centrale condiviso, dove risiedono tutte le librerie e dal quale le tre linee si interfacciano per il montaggio, alla stazione di programmazione layout, alle postazioni di setup, etichettatura e ispezione in ingresso degli SMD, ogni elemento è pensato per dialogare in maniera fluida con il gestionale e i magazzini verticali.”

In sintesi, il sistema è stato pienamente integrato nella struttura produttiva di Tema.

A questo punto ci siamo soffermati sul rapporto, ormai di lunga data, con Mycronic. Come si è evoluto negli anni?

Abbiamo installato la prima linea Mycronic nel 2008. Oggi, con l’introduzione delle nuove A40 con testa MX7, abbiamo migliorato performance, compatibilità e velocità senza rinunciare alla flessibilità che per noi è fondamentale.”

Ci può fare un esempio concreto dei vantaggi ottenuti?

“Grazie alla A40, su schede con componenti misti oltre i 6 mm, abbiamo triplicato la velocità rispetto alla vecchia serie MY9 con la testa Hydra. E anche il livello di rumore è sorprendentemente basso.”

Abbiamo poi voluto capire anche come Tema interpreta il rapporto tra flessibilità e volumi produttivi in un contesto così dinamico come il settore elettronico.

“Serve essere pronti a tutto, dalla commessa ad alto volume fino a produzioni unitarie; più il mix produttivo è alto, più conviene incrementare la flessibilità.
La velocità di targa delle Pick & Place è un valore simbolico che non si raggiunge mai nella realtà: ogni assemblato ha tempi di montaggio differenti, dettati dalla componentistica presente più i tempi di servizio e setup.
È quindi poco realistico scegliere solo in base alla velocità di targa. Flessibilità, per noi, vuol dire anche che tutti i componenti devono essere montabili a macchina: in tutti questi anni non si è mai presentato un componente non montabile.

La piattaforma Mycronic ci permette di affrontare ogni giornata produttiva sapendo di poter reagire, adattarci e consegnare, anche quando le variabili cambiano all’improvviso.”

In evidenza la testa MX7 dopo aver preso i componenti, pronti per l’assemblaggio sulla scheda in produzione.

Parlando di efficienza produttiva, quanto conta oggi e come la misurate concretamente?

Monitoriamo attentamente il tempo di setup e il tempo di montaggio per ogni commessa. Analizzando il rapporto tra tempo di montaggio e tempo totale, otteniamo un indicatore chiave dell’incidenza produttiva.
Mantenere alta questa incidenza ci consente di ridurre i tempi di attraversamento e di effettuare consegne rapide, anche parziali, ai clienti.
Inoltre, dobbiamo far fronte a possibili variazioni nella sequenza produttiva, spesso causate da ritardi nella consegna dei componenti. In una linea poco flessibile, questo tipo di imprevisto può compromettere l’intero piano di produzione, con una perdita di efficienza sia nel momento della mancata consegna che al successivo reinserimento della commessa, al momento del reale arrivo.
Una buona flessibilità ci permette di mantenere l'efficienza anche quando cambiano le priorità produttive.”

Avete un dato concreto da condividere?

“L’efficienza media delle nostre tre linee SMT varia tra il 60% e l’80%, a seconda del tipo di commessa. Anche nei momenti meno favorevoli, riusciamo a mantenere una produttività elevata.”

Che consiglio dareste a chi oggi sta valutando un investimento in automazione SMT?

Serve cambiare approccio mentale: non è la velocità pura a fare la differenza, ma la flessibilità e la capacità di risparmiare tempo ad ogni setup. Cinque minuti risparmiati su ogni commessa, a fine mese valgono un giorno produttivo in più.”

E per concludere, com’è stata l’esperienza con l’installazione e il supporto tecnico di Cabiotec?

È stata ottima” – conferma Fabio Bononcini. “L’intera operazione si è svolta in modalità quasi plug & play. La produzione è rimasta ferma solo per tre giorni, durante i quali sono stati rimossi gli impianti precedenti, installata la nuova linea, aggiornate tutte le macchine Pick & Place e le stazioni di setup all’ultima versione software, e configurato il server per la tracciabilità.
Il quarto giorno eravamo già operativi: non è stato necessario modificare né i programmi né i package. Tutto è stato perfettamente retrocompatibile e subito pronto all’uso.”

Feeder Agilis in azione

In sintesi, il caso di Tema S.p.A. dimostra come la flessibilità, intesa non solo come valore tecnico ma come approccio culturale, possa tradursi in efficienza concreta, continuità operativa e capacità di affrontare con successo le variabili del mercato.
Un esempio concreto di come l’unione tra tecnologia avanzata e mentalità evoluta possa trasformare un reparto SMT, guadagnando tempo, produttività e reattività.

Per maggiori informazioni sull’azienda e sui suoi progetti, visita il sito ufficiale di Tema S.p.A.

Avanti
Avanti

Cabiotec a Space Meetings Veneto 2025